
Invito al convegno di presentazione
03/07/2023
Intervista a Deborah Pacetti – “Un Progetto Rivoluzionario”
27/07/2023Si conclude il convegno di presentazione del progetto WinFOOD con un feedback decisamente positivo.
Come nasce l’idea del progetto e quale è l’obiettivo? “Il progetto nasce dall’esigenza delle aziende che si trovano a dover gestire ingenti quantità di scarti vegetali , gettati poiché non perfetti. Tuttavia, questi scarti sono ricchi di composti bioattivi, e per questo vanno rivalorizzati. L’obiettivo di questo progetto è quindi quello di migliorare la sostenibilità ambientale dei processi industriali, trasformando gli scarti in ingredienti ad elevato valore aggiunto. Vogliamo mettere in atto una innovazione di processo e di prodotto”, introduce la professoressa e responsabile scientifico del progetto Deborah Pacetti.
“Attualmente questi scarti vegetali vengono destinati all’impianto di biomassa di proprietà dell’azienda Covalm, ma sentiamo l’esigenza di valorizzare questi scarti non solo per una questione di costi dell’azienda, ma anche per una questione ambientale”, prosegue la capofila e agronomo di OrtoVerde Eleonora Pettinari.
Che cosa rappresentano Covalm e OrtoVerde? “Sono leader nella produzione e trasformazione di verdure destinate si al mercato del fresco che del surgelato. Rappresentano una filiera integrata dalla semina al raccolto, sino alla trasformazione”, spiega la titolare dell’azienda Covalm Francesca Colonnelli
Che cosa significa sostenibilità? “La parola sostenibilità è decisamente una parola molto inflazionata. Per me un processo può essere sostenibile se si riesce a misurare”, afferma il titolare dell’azienda OrtoVerde Giampaolo Pettinari.
Come mai Gastreghini ha aderito a questo progetto? “Per noi il riutilizzo degli scarti è una tematica fondamentale, considerando che abbiamo circa 1.5 tonnellate di pane reso ogni giorno. La nostra azienda ha fame di innovazione. Nel 2019, in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche che continuo a ringraziare, siamo stati capofila del progetto VA.S.O che mirava al riutilizzo dei sottoprodotti provenienti dal settore olivicolo ed abbiamo sviluppato una linea di prodotti arricchiti con il 10% di paté di sansa di olive. Data l’esperienza positiva, abbiamo deciso di proseguire con questo nuovo progetto e siamo pronti a sviluppare tanti nuovi prodotti e farveli assaggiare presto”, sostiene Stefano Carletti, rappresentante del Gruppo Sole e Bontà.
Quale sarà il contributo che darà l’Università di Udine? “L’Università di Udine si occuperà di andare a valutare le proprietà tecnologiche di questi ingredienti funzionali, ovvero di valutare le capacità degli ingredienti di svolgere una determinata funzione. Lo studio delle proprietà reologiche è fondamentale, in quanto un prodotto deve essere sì funzionale, ma deve essere anche accettabile da parte del consumatore finale”, spiega la professoressa Donatella Peressini.
Per riascoltare il convegno, clicca qui >> https://youtu.be/lkFLY7NmBoU